Il tempietto etrusco-italico
Nel 1882, a circa un Km a nord di Alatri, in località La Stazza o Torretta, proprietà del Sig. Stanislao Stampa, tra le alture di Monte Secco e Monte Cappuccini, furono rinvenute dall’ingegnere tedesco Bassel una base di colonna e vari frammenti di terrecotte architettoniche pertinenti ad un tempio etrusco italico, oltre ad un muro sostruttivo in opera poligonale ubicato alle spalle dell’impianto religioso.
Nel 1889 A. Cozza e H. Winnefeld misero in piedi una campagna di scavo nell’area dell’antico tempio di Alatri. I reperti archeologici rinvenuti furono immediatamente trasferiti nel costituendo Museo Etrusco di Villa Giulia. Gli scavi Cozza-Winnefeld riportanrono alla luce:
- Una stipe votiva (III sec.a.C.) contenente tre teste, un bovino, 13 monete la più recente delle quali risalente all’età di Augusto;
- Un tempio (con un pronao di mt. 6,79, una cella di mt. 6,39, e una larghezza di mt. 7,92);
- Il rinvenimento del pavimento in scaglie di calcare e malta;
- La base circolare di calcare (plinto ed echino sagomati) di una colonna;
- Tegole terminali del frontone terminanti con sima e cornice traforata;
- Antefisse raffiguranti la Potnia Theron;
- Lastre di rivestimento della trabeazione decorate con palmette oblique;