I viaggiatori di scoperta

I viaggiatori di scoperta

Il primo ambiente del Museo Civico di Alatri è dedicato ai cosiddetti “Viaggiatori di scoperta”.

I viaggiatori di scoperta, così definiti da Vincenzo De Caprio, cominciano nel XVII secolo a visitare luoghi d’Italia che tradizionalmente non compaiono nelle guide turistiche, prediligendo località poco o affatto note animati dall’esigenza dell’esplorazione scientifica. Alcuni di questi viaggiatori, in particolare, si interessano delle straordinarie cinte murarie in opera poligonale che caratterizzano buona parte del territorio del Lazio Meridionale.

Tra questi occorre menzionare Louis Petit Radel, Marianna Candidi Dionigi, Giambattista Brocchi, John Izard Middleton, Edward Dodwell. Con questi eruditi si aprì un interessante dibattito sulle mura poligonali: sulla base anche di alcuni passi di Dionigi d’Alicarnasso (I, 18-19) e Plinio il Vecchio (N.H.III, 56), che riportavano il tema mitico della venuta dei Pelasgi in Italia, trovarono infatti strette corrispondenze tra le mura di Argo, Micene, Tirinto e quelle di alcune cittadine laziali come Segni, Fondi, Circei.